Situata sull’estremo bordo occidentale del Laikipia Plateau, rivolta verso il Lago Baringo, la Gallmann Mukutan Conservancy (Ol Ari Nyiro) è un’oasi di 90.000 acri che la scrittrice Best Seller Kuki Gallmann chiama casa.
Mukutan significa “l’incontro” ed è qui che numerose colline e vallate convergono in un labirinto di fitta e incontaminata vegetazione e animali selvaggi, tra le cave ricche di antichi utensili di pietra. Qui convergono una privacy totale, un’amosfera remota e la magia che pervade tutto e che lascia ogni visitatore in ammirata soggezione.
E’ raro trovare ancora sul Pianeta Terra un luogo dove potersi sentire il primo visitatore. Mukutan Conservancy è quel luogo. In un mondo che cambia di continuo questo è Unico.
Chi ha letto la commovente autobiografia “Sognavo l’Africa” dell’autrice Best Seller Kuki Gallmann sa che il suo percorso non è stato per nulla facile e che molte persone, al suo posto, avrebbero alla fine desistito.
Kuki Gallmann si trasferì in Kenya dal Veneto negli anni ‘70 con il suo secondo marito, Paolo e il figlio Emanuele.
Qui iniziò il suo destino, fatto di passione per questa terra ancestrale e di dolore. Paolo Gallmann morì in un incidente stradale nel 1980, mentre il figlio Emanuele, di soli 17 anni, morì tra le braccia di Kuki tre anni dopo, a causa di un morso di vipera soffiante.
Ma la forza, l’amore per una terra che ormai chiamava casa e una caparbietà senza confini le permisero di andare avanti e di continuare la sua opera nella salvaguardia del patrimonio naturale e nella conservazione delle specie.
Paolo ed Emanuele sono sepolti oggi sotto due alberi di acacia e continuano a sostenere questa grande donna, degna di stima e ammirazione, anche nei momenti più bui e difficili.
Dopo che Paolo ed Emanuele morirono infatti Kuki fondò la Kuki Gallmann Foundation in loro memoria, continuando la missione cominciata insieme al marito anni prima.
Oggi, un cospicuo numero di rinoceronti vivono liberamente in questa riserva, insieme a leopardi, leoni, elefanti e moltissime altre specie, nonostante negli ultimi anni il bracconaggio si sia fatto più incalzante.