Il mistero degli elefanti morti in Botswana
Sappiamo tutti che centinaia di elefanti sono morti nel nord del Botswana negli scorsi mesi, in una misteriosa moria di massa descritta dagli scienziati come “un disastro per la conservazione”. Ma nessuno ne conosce ancora la causa, anche se alcuni campioni sono già stati prelevati dalle carcasse per fare luce sui decessi.
LUGLIO 2020
Conflitto
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Le misteriose morti sono avvenute nell’area intorno a Seronga, al margine nord del Delta dell’Okavango, Botswana, a partire da marzo 2020 e il Ministro dell’Ambiente, Risorse Naturali, Conservazione e Turismo ha informato che sono state per ora verificate 275 carcasse di elefanti, contro i 356 casi riportati. Le indagini riguardo alle morti inspiegate sono comunque ancora in corso.
Per esempio, si è scoperto che sono morti elefanti di tutte le età e di entrambi i sessi. Elefanti vivi sono stati osservati vicino alle fonti d’acqua in stato letargico, emaciati e disorientati, e alcuni sembravano non reggersi in piedi. Alcuni testimoni locali inoltre hanno visto degli elefanti camminare in cerchio, e questo è un indicatore di un disagio neurologico.
Tutto ciò suggerisce che probabilmente altri elefanti moriranno ancora nelle prossime settimane. E il vero numero di decessi potrebbe essere addirittura più alto perchè le carcasse non sono facili da trovare, dicono i conservazionisti.
“Se si osservano le carcasse, alcuni (elefanti) sono caduti dritti sulla faccia, indicando che sono morti molto velocemente. Altri ovviamente sono morti più lentamente, come quelli che vagano senza una meta. Per cui è molto difficile dire quale tossina sia..” ha detto Niall McCann, direttore della National Park Rescue con sede in UK
Il pubblico è stato informato che i campioni sono stati mandati in tree laboratori in Zimbabwe, Sud Africa e Canada per essere testati, ma i risultati non sono ancora pervenuti.
“Le restrizioni a causa del Covid-19 non hanno aiutato nel trasporto dei campioni nella regione e nel mondo…” ha detto il Dr. Cyril Taolo, direttore del dipartimento della fauna selvatica e dei parchi nazionali del Botswana.
Tuttavia c’è molto sconcerto riguardo a questo ritardo e la mancanza di urgenza non riflette le azioni di un custode responsabile come il Botswana.
Senza i risultati dei campioni inoltre non abbiamo informazioni reali sulle cause dei decessi e se ci possa essere un rischio sulla salute umana. Comunque le due principali possibilità potrebbero essere l’avvelenamento o un patogeno sconosciuto.
In ogni caso le zanne degli elefanti morti non sono state rimosse dai bracconieri e le carcasse non mostrano alcun segno di tagli per estrarre l’avorio.
©africa.cgtn.com
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“Questa è una moria di massa ad un livello mai visto prima. Al di fuori della siccità, non conosco una mortalità di questa portata” ha detto McCann.
Per esempio, una possibile causa potrebbe essere l’avvelenamento da cianuro che è usato spesso dai bracconieri in Zimbabwe, ma gli animali saprofagi non sembrano morire in prossimità delle carcasse. C’erano in effetti meno avvoltoi che banchettavano sugli elefanti morti rispetto a quanti ci si aspettasse, ma in ogni caso non sembrano avere comportamenti inusuali.
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“Ci sono circa 15.000 elefanti nel delta, il 10% del totale del paese… E’ un disastro. Stiamo parlando di un paese che sta fallendo nel proteggere le sue risorse più importanti.”. ha detto McCann.
I conservazionisti hanno messo pressione alle autorità perchè proteggessero le carcasse di modo che i bracconieri non potessero prenderle e sappiamo che infine le zanne sono state rimosse e che le carcasse in prossimità degli agglomerati urbani continuano a essere distrutte.
Ora non ci resta che attendere nuovi comunicati dal Ministro dell’Ambiente non appena ci saranno sviluppi.
Ricordiamo inoltre che quando muore la matriarca tutto il branco rimane destabilizzato e quando non riesce a rimpiazzarla muore. Questo potrebbe significare che molti altri elefanti moriranno in maniera indiretta.
Il numero degli elefanti africani scende ogni anno in maniera preoccupante a causa del bracconaggio e del traffico di avorio. Questa situazione, qualunque sia stata la causa, non ci voleva proprio!
Nessuna delle immagini usate in questo post contiene dati di localizzazione utilizzabili da chi vorrebbe recuperare avorio illegalmente.