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Posso contrarre la malaria durante un safari in Kenya? - Safari in Kenya | Paka Safaris

Si puo’ contrarre la malaria in un safari in Kenya?

La malaria è una parassitosi, malattia causata da diversi parassiti, tutti appartenenti al genere Plasmodium che attacca i globuli rossi nel sangue.

Essa si trasmette principalmente tramite le punture di zanzare, più precisamente dalla femmina della specie Anopheles simile alle nostre comuni zanzare, ad attività crepuscolare-notturna. La trasmissione avviene quando la zanzara punge una persona infetta da malaria e poi una persona sana, la quale viene contagiata. I parassiti (plasmodio) si annidano nel fegato per alcuni giorni e poi vengono rilasciati nel sangue dove distruggono i globuli rossi.

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MAGGIO 2020

Malaria
Zanzare

Ciclo della malaria

Fonte Focus.it

Il quadro clinico è quello di una malattia febbrile acuta e la diagnosi di specie è particolarmente importante sia perché è possibile l’infezione da protozoi differenti, sia perché l’infezione da Plasmodium falciparum è estremamente pericolosa, in particolare per soggetti deboli o debilitati.

E’ consigliato spruzzarsi il repellente antizanzare sulle parti esporte nelle ore crepuscolari e notturne, indossare maniche e pantaloni lunghi preferibilmente non di colore nero, utilizzare le zanzariere (le quali sono presenti in tutti i campi e lodge), non lasciare porte o finestre aperte dopo il tramonto.

“…abbiamo voluto seguire i consigli di Paka Safaris, non facendo alcuna profilassi antimalarica. E’ andato tutto benissimo e non abbiamo dovuto usare il farmaco antimalarico acquistato, come previsto. Un grazie di cuore per tutti i preziosi consigli” Sabrina (Spotorno CN)

Nel 2018 l’OMS ha stimato, nel mondo, piu’ di 200 milioni di casi e circa 400.000 decessi legati alla malaria. L’85% dei decessi per malaria è concentrato in 19 Paesi dell’Africa sub-sahariana e in India. In solo sei Paesi si sono verificati oltre la metà dei casi di malaria di tutto il mondo: Nigeria (25%), Repubblica Democratica del Congo (12%), Uganda (5%) e Costa d’Avorio, Mozambico e Niger (4% ciascuno). Tra il 2010 e il 2018 il tasso di incidenza è diminuito globalmente da 71 a 57 casi per 1000 abitanti nelle aree a rischio. (Fonte ISS)

 

Mappa di distribuzione della zanzara Anopheles

Fonte Wikipedia

Chironius scurrulus morso da una zanzara

 

Negli ultimi anni in Kenya si stimano circa 3,5 miloni di casi di malaria e circa 10.700 decessi all’anno. I numeri sono diminuiti di molto rispetto agli anni ’90. Coloro che vivono nel Kenya nord-occidentale hanno un rischio più alto di contrarre la malattia, mentre le zone che si trovano a un altitudine superiore ai 1600 metri, inclusa Nairobi, Monte Kenya e dintorni sono malaria-free. (Fonti: cdc.govpubmed.gov).

Anche il Masai Mara, il LagoNaivasha, Hell’s Gate National Park, il Lago Nakuru and altre riserve e conservancy si trovano sopra i 1600 metri di altitudine.

Nonostante i dati, i casi e i decessi legati alla malaria sulla costa e nelle zone turistiche è sceso drasticamente lungo il corso degli ultimi anni. Noi viviamo stabilmente in Kenya dal 2012 e non abbiamo contratto la malaria nemmeno una volta, senza fare alcuna profilassi (non potremmo farla vivendo qui tutto l’anno, in quanto il Lariam e il Malarone possono provocare fastidiosi effetti collaterali).

Un’altra ragione per visitare il Kenya in completa rilassatezza è il fatto che la malaria, nell’eventualità remotissima di contrarla, è curabile al 100% con un farmaco chiamato Coartem, ottenuto dalla Artemisia Annua.

Questo farmaco cura la malattia totalmente, senza rischi di recidive, le quali possono invece verificarsi se ci si cura in Europa con gli stessi farmaci per la profilassi. Ecco perchè consigliamo a tutti i nostri ospiti, per precauzione, di acquistare il medicinale prima di ripartire per l’Italia , siccome non si trova in Europa.

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